
Taccuini
9 ottobre 2015 / 18:00 – 20:00
Presentazione del libro: Taccuini
E’ stato pubblicata un’ampia scelta di brani tratta dai Taccuini di Alik Cavaliere degli anni tra il 1960 e il 69, a cura di Elena Pontiggia, per la collana Carte d’Artisti della casa editrice Abscondita, con un saggio conclusivo di Pontiggia dal titolo Fra Lucrezio e Magritte. La scultura di Alik Cavaliere negli annisSessanta” e una nota finale di Lorena Giuranna: Scrivere e vivere: la narrazione di Alik.
Come scrive la Pontiggia nel suo saggio conclusivo,“dai primi anni sessanta, quando iniziano i Taccuini qui pubblicati, A C conduce una riflessione insieme anarchica e sistematica sul tema della natura”.
E’ una riflessione che prende le mosse dal De rerum natura di Lucrezio e si confronta con l’afflato rinascimentale di autori come Bruno e Campanella.
“Nel personale De rerum natura di Cavaliere”, scrive ancora la Pontiggia, “confluiscono vari echi: il linguaggio surreale di Magritte, e lo straniamento di De Chirico e Duchamp, l’esistenzialismo linearistico di Giacometti e la matericità dell’informale, la tradizione plastica del Liberty e dell’Art Nouveau. Muovendo da questo insieme di suggestioni l’artista intavola un dialogo con la classicità che va dal vitalismo tragico di Lucrezio al sentimento metamorfico di Ovidio alla fisica naturalistica di Campanella: una classicità visionaria, insieme solare e notturn a, organica e onirica, che infonde nella sua scultura risonanze e intensità inaspettate”
I taccuini permettono di seguire il processo interiore della creazione, il confronto quotidiano dello scultore con il fare artistico, con i movimenti culturali e gli autori che lo influenzano e lo stimolano, con la realtà culturale, sociale, politica che lo circonda, con una Milano che, uscita da guerra e distruzione, si affacciava ad essere il punto di riferimento per mondo delle arti figurative in Italia, in un dialogo aperto e fecondo con l’Europa.