Nuova proposta di Stanze il 10 giugno
Solo una cosa ho avuto nel mondo
di e con Monica Demuru (testi e voce)
e Cristiano Calcagnile (batteria, percussioni, TableGuitar)
Blastula.scarnaduo
lunedì 10 giugno 2024 ore 20.30
Centro Artistico Alik Cavaliere
via Edmondo De Amicis 17 – Milano
Un attraversamento dello sguardo di Pier Paolo Pasolini, condotto attraverso un’improvvisazione “corpo a corpo” con la complessa polifonia del suo lavoro sullo schermo.
Demuru e Calcagnile incontrano 𝘓𝘢 𝘙𝘪𝘤𝘰𝘵𝘵𝘢, e a partire dalle suggestioni sonore del film costruiscono una partitura propria, una risposta e un’amplificazione all’affondo di Pasolini – attraverso la storia di Stracci e della sua crocifissione – nella «realtà brutale e incredula del mondo».
«Nel rivedere La Ricotta – episodio filmico di Pasolini del 1963 – ci ha guidato l’idea che il sonoro del film, la sua complessa polifonia, “sfondasse le immagini piatte, o illusoriamente profonde, dello schermo, aprendole sulle profondità confuse e senza confini della vita” (Pasolini, Atti impuri). Avevamo dedicato ai Pugni in Tasca di Bellocchio una prima operina drammatica (presentato a Stanze nel 2015) attorno a questa stessa idea, cioè partire dall’impianto sonoro dell’opera e sviluppare una relazione musicale con la sceneggiatura.
Non proveremo, con questo concerto, con le nostre sezioni improvvisate, ad omaggiare o musicare Pasolini ma a rispondere alla sua suggestione sonora, al suo pastiche per contrasti, alle parole-suono poetiche o della realtà brutale e incredula del mondo, con il nostro sgomento sonoro, il nostro affacciarci anche leggero, al mistero della domanda religiosa e storica, alla pietà per l’umanità persa, per l’intelletto vacillante, per la miseria del povero e quella dell’artista smascherato.
Protagonista de La Ricotta è Stracci, un poveraccio morto di fame che fa il figurante nel film sulla Passione di Cristo, che Welles, cinico regista alter-ego di Pasolini, sta girando al confine tra la Roma popolare e la campagna. Nell’indifferenza della macchina del cinema Stracci muore in croce, di indigestione.»